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11 gennaio 2004 - Scoperta la prima pulsar doppia
Fonte: INAF

PSR J0737-3039 era già stato identificato un mese fa, da un gruppo internazionale di astronomi dell’INAF (Istituto Nazionale di Astrofisica) e delle Università di Cagliari e Bologna, come un sistema doppio degenere formato da una pulsar e una compagna a neutroni, ma giunge ora dallo stesso gruppo ora la notizia, straordinaria, che si tratta in realtà della prima pulsar “doppia” mai scoperta, anticipando il contenuto di un articolo in pubblicazione sul prossimo numero della rivista Science. È il primo sistema formato da due pulsar in mutua rivoluzione finora accertato, e la scoperta si è resa possibile grazie a osservazioni effettuate col radiotelescopio australiano da 64 m di Parkes, confermate in seguito col radiotelescopio Lovell da 76 m di Jodrell Bank.
Erano già conosciuti sistemi doppi formati da due stelle a neutroni di cui sola una è una pulsar, ma è la prima volta che si scopre una coppia in cui ambedue gli astri degeneri sono pulsar. Una procedura di riconoscimento in realtà difficile, visto che Il sistema era già stato scoperto e catalogato dalla stesso team il mese scorso, ma la compagna della pulsar era stata scambiata per una normale stella a neutroni.
Se già la scoperta di questo sistema aveva attirato l’attenzione degli astronomi per le implicazioni nello studio e nella rilevabilità delle onde gravitazionali da esso generate, la presenza della doppia pulsar lo trasforma ora in uno straordinario laboratorio cosmico per la verifica delle leggi fondamentali della fisica, a partire dalle predizioni teoriche della Relatività. È stato proprio durante la prima campagna osservativa di follow-up per la determinazione dei parametri orbitali del sistema, finalizzata all’osservazione indiretta dell’emissione di onde gravitazionali, che è emersa, flebile ma chiara, la pulsazione regolarissima tipica di questa classe di stelle: una specie di orologio cosmico di altissima precisione, il solo “cronometro” che può al momento consentire di misurare l’effetto delle onde gravitazionali, estrapolandolo dalle perturbazioni provocate sull’orbita delle due stelle. La presenza di due “orologi” naturalmente raddoppia la possibilità di compiere queste osservazioni, di qui l’eccezionalità della scoperta.
La prima pulsar, PSR J0737-3039A, è una pulsar ai millisecondi, con un periodo di 23 millisecondi; anche la sua compagna, designata PSR J0737-3039B, è una pulsar, con una frequenza di 2,8 secondi, mentre il periodo orbitale della coppia è di 2,4 ore. Il sistema è in realtà altamente instabile, perché perde continuamente energia sotto forma di onde gravitazionali e dovrebbe, nel giro di 85 milioni di anni, coalescere in un’unica pulsar con l’emissione di un’enorme quantità di onde gravitazionali.
Grazie alla particolarissima situazione della doppia pulsar i fisici potranno verificare sul “campo” almeno quattro diversi effetti previsti dalla teoria relativistica della gravitazione e, studiando le “eclissi” periodiche dei due segnali pulsanti, ricavare perfino informazioni sulla “atmosfera” esterna delle pulsar, oggetti con un raggio esteso per non più di 20 Km: osservazioni addirittura impensabili prima di questa scoperta.

(F.Berengo, Coelum Astronomia)
Link: http://www.sciencemag.org/sciencexpress/recent.shtml



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